Vedo Te
Vedo Te, immersa nelle lenti dell’iride
volteggiare rosata fra l’abito ingessato e costruzioni mitiche
Tocca ad un gracile corpo, il peso di una giovane donna
Giocando con il fuoco, e i tuoi petali s’infiammano
Mi nutro dei tuoi rimproveri vellutati
Cercando una coperta, una speranza
Cercando un sogno solenne in grado di mimetizzarsi con la realtà
Aggrappandomi all’albero maestro di una nave in burrasca
E per te ho solo dolci parole d’Amore
che mai arriveranno in cima alle tue labbra
lasciandomi con l’amaro delle solite primavere
con una sola richiesta: “Posso averti?”