Sono solo io

- Ale
- Un ragazzo che porta il fardello di un granello di sabbia in quell'immenso deserto che è la Terra. Alla costante ricerca di una goccia di salvezza e Amore.
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giovedì 31 dicembre 2009
All'anno prossimo!
sabato 19 dicembre 2009
A Marta
martedì 15 dicembre 2009
Verso l'ignoto
mercoledì 2 dicembre 2009
Notte confusa
Dovrei rubare ogni momento passato con Marta e metterlo al replay, fino al suo prossimo bacio; è lei la tempesta che spazzia via le nubi e si trasforma in un arcobaleno, colorando la mia vita. Dovreste vederla quando riesce a malapena a controllare la contentezza per un qualcosa di bello appena successo; niente è paragonabile al suo sorriso, ai suoi occhi che ridono di gioia. La monotonia fugge a gambe levate alla sua vista. Sì, dovrei prendere tutti questi momenti e portarli nella tana del mio sconforto, così vede cosa si prova a mettersi contro di lei. Purtroppo non sempre ci riesco, con l'obbligo di trovare uno stratagemma per buttare giù quell'enorme castello.
E ora ci si mette pure il sonno, c'è qualcuno che non vuol farmi arrivare in tempo a domani, facendo sua l'esclusiva. Pare che ci stia riuscendo, ma insieme ai miei timore c'è anche la Luna, che fuori brilla come non mai. Mi porterò nei suoi sogni, e ci concederà un abbraccio lungo un sogno. E' troppo che aspetto questo momento, stanotte sarà la prima gelata della stagione, non nei nostri cuori.
È come baciare un tuo sorriso
Vola, vola in alto piccola mia
unisci i frammenti dei sogni
bevendo dal calice dell’Amore
domenica 22 novembre 2009
Vorrei
domenica 8 novembre 2009
Sensi di colpa
domenica 25 ottobre 2009
Ho imparato a giocare a golf
Anche adesso vorrei fare qualche tiro, ma a quest'ora è già tutto chiuso, anche perchè, per stanotte, la Luna è già tramontata. Mi corico davanti alla porta, aspettando che riaprano i battenti. Sono stanco e ho tanto sonno. Baciami e dimmi, ancora una volta, quanto è grande il tuo amore per me. Finalmente posso mettermi giù.
giovedì 1 ottobre 2009
Déjà vu, e ritorno a casa
giovedì 17 settembre 2009
Routine
domenica 30 agosto 2009
Ricordo di te
lunedì 10 agosto 2009
Vacanze
lunedì 3 agosto 2009
Debolezza
martedì 28 luglio 2009
Fabrizio De André e la libertà - Introduzione
Nel comporre questa tesina le emozioni sono state tante e molto intense. È un viaggio che parte ripercorrendo la vita di Faber, passando nei pensieri di due grandi filosofi e attraversando il fiume Spoon River, per poi passeggiare nella Sorbonne occupata, arrivando infine nell’identità di Mattia Pascal. Il filo comune che lega questo percorso è forse uno dei più importanti temi da sempre discussi dall’uomo: la libertà. Un tema delicato e un concetto difficile da interpretare. È proprio qui che entra in campo Fabrizio De André, che, mischiando poesia e musica, è riuscito a trattare argomenti delicati, come la prostituzione e l’emarginazione, con apparente semplicità e senza preoccuparsi del giudizio della gente. L’infinito affetto che ho verso di lui e la forza delle sue parole, mi hanno spinto a trattare questo argomento. Le emozioni si sprecano ascoltando la sua voce narrare di situazioni paradossali, ma estremamente veritiere; De André è sempre stato molto caro alla libertà, come testimoniano i vari elogi all’anarchia. La discografia di Faber è ampia, ma non vasta come quella di altri autori del suo tempo; pur tuttavia risulta memorabile per varietà ed intensità. Il suo ricordo è ancora vivo nella memoria della gente, e non mancano, a 10 anni dalla sua morte, le iniziative e le mostre a lui dedicate. È sempre stata una persona aperta al dialogo, che si è spesso scontrata con le idee cocciute e ignoranti degli altri individui; raramente le sue canzoni sono autobiografiche, ma le poche che lo sono ci offrono la vista dei suoi occhi in quei momenti. Uno degli episodi più significativi è quello da cui è nata la canzone “Amico fragile”, contenuta nell’album Volume VIII, a cui sono particolarmente legato: è una delle canzoni più celebri ed amate di De André, tratta dall'inconsistenza culturale dell'alta società, dove non c'è spazio per un ragionamento, una discussione, ma solo per il divertimento fine a se stesso. È però anche una delle canzoni in cui De André espone di più se stesso a feroci autocritiche consegnandoci un autoritratto inquieto e sofferto. De André era questo, una persona come tutti, ma con un dono di inestimabile valore che ha fatto fruttare come solo lui poteva fare, anche a costo di qualche lacrima e una sconfinata tristezza.
giovedì 23 luglio 2009
L'amico Jack
domenica 19 luglio 2009
Un anno fa...
mercoledì 15 luglio 2009
Ascoltandoti
Una visione sfocata mi fornisce la miseria del momento
I sorrisi si trasformano in ghigne malefiche
Un’armonia è scossa da un fiume in piena
e i pazzi sono tanti, e urlano, urlano e camminano
Spade fendenti colpiscono gravemente
su un corpo privo di speranza e serenità
Sono pagliacci che giocano a rincorrersi, l’ultimo sarà la morte
Ignari, sulle loro teste è eretta un’immensa bandiera bianca
E sventola, gagliarda del suo colore puro fa ombra ad un’atroce verità
Nascosta continuamente da sottili veli pietosi
Mani nude ancorate alla ricerca della grazia
stringenti un cappio d’angoscia
Ma c’è una montagna su di me, e cielo azzurro sul mio capo
Il rivolo amoroso scorre felice, innaffiando d’acqua gelida la gola riarsa
Un tuffo nei laghi blu, posando la malinconia su un fiore
Momento buio e profondo, colgo il gelsomino dalle tue labbra
È un sogno non dettato dal sonno
Il pianto di stelle è ai bordi del precipizio
finché la tua voce lo ferma, sciogliendolo in un abbraccio
Inarrivabile è la cima, il collegamento con il campo dei non viventi
Una farfalla variopinta si distende sulle mie ginocchia
Profuma d’amore, il suo batter d’ali è la melodia divina che domina il cielo
Spicca il volo mutando in una goccia di ghiaccio
rivelando la tua presenza con la trasparenza
Cado giù sereno, solleticato da verdi fili d’erba
Ascoltando te, ascoltando un angelo
sabato 11 luglio 2009
La fine di un passo. L'inizio di un altro.
Su un letto ormai vuoto
Quale luce t'illuminava? Quale luce t'illuminava?
Mi sono cibato delle mie ceneri, ho ali al posto delle braccia
Volare sempre più in alto, dietro un foglio bianco ricoperto di meraviglie
È una musica dolce, delirio d’Amore
Sfilo gli infiniti petali di una rosa
Una gravità inversa riporta tutto nello spazio profondo
Noi due giovani scapigliati, legati e indissolubili
A bocca aperta, la tua vita fra le mie dita
Corpi madidi di sudore, consumati dall’inesorabilità del tempo
Una Luna ci osserva avida e curiosa
Vai via, Luna
mercoledì 24 giugno 2009
Maturità
mercoledì 20 maggio 2009
Tuffo nel Blu
Nei suoi occhi brilla il fruscio del fiume
Animato da alti campi innevati di zucchero velato
Vola impetuoso lasciandosi dietro una scia di sabbia rosa
Si assapora il sale sulle sue labbra, cosparse di un cielo limpido
Attraversa la barriera marina sciogliendo un aquilone dai dolci colori
Un mare d’aria viva, oscurato dai raggi passanti fra il pianto di un salice
E sul suo corpo perlato si respira il profumo degli Dei
Lontani sono i presagi amari di un passato troppo vicino
L’arpa non accenna a rifiatare, inchinandosi di fronte a questo spettacolo
mercoledì 6 maggio 2009
Momenti leggiadri
Quel pazzo alla radio farnetica in cerca di un senso
La musica è da sempre la sua fedele compagna
Compagna di antiche passioni e vecchi ricordi
Li custodisco gelosamente fra le mie grinfie
Hai fatto il vuoto intorno a me
Rapisci il poeta e tutto ciò che c’è lì intorno
Mi rimane il soffio ansioso del futuro
Mentre prendo la vita dai tuoi sospiri
E’ nella scalata impossibile che ho trovato un rifugio
un po’ d’acqua ed un letto per dormire
in una notte gonfia di stelle
accanto ai dolci occhi di una cerbiatta
Tengo stretta la tua mano nella mia
Facendo scorta del tuo profumo e delle tue carezze
Nascondendomi ancora una volta fra i tuoi capelli
per una nuova avventura
sabato 25 aprile 2009
domenica 12 aprile 2009
La veglia
E’ nato un soffio al cuore
Esso si accende con l’illuminarsi del suo volto
E in un giorno di Aprile irradia l’aria
Sconfiggendo le tenebre rintanate nella mia anima
Contorte sono le mani su quel violino
Fanno vibrare con dolcezza le sottili corde di cristallo
E nella notte di Luna piena c’è una fitta pioggia di fiori
Ma nessun profumo si piega alla fragranza della bambola di porcellana
Sulla volta celeste è steso un lungo velo di armonia
La sua anima dormiente è poggiata sopra miliardi di petali di girasoli
Ed un poeta la veglia ai suoi piedi
La notte è buia, ma non fa più paura