Mi manchi davvero tanto, anche se da così poco. Sei partita giovedì, e martedì sarai di nuovo qui, eppure mi manchi da morire. Il primo giorno è stato il più brutto, ormai sono abituato a te, al tuo sapore, e non poterlo assaporare mi butta giù, non tanto, ma abbastanza per risentire un po' di solitudine. I giorni passano, e anche se la tua lontananza non mi fa sorridere pienamente, sono contento ripensando a ogni momento passato con te. Ricordo quel martedì, stavamo insieme da soli quattro giorni, e già ti allontanavi per la gita scolastica. Il mattino da solo a casa, a sorridere ai momenti vissuti in soli tre giorni, a pensare ciò che potevi diventare nella mia vita, e dopo il sorriso una solitudine difficile da mandare giù, ma che ho digerito vedendoti al tuo ritorno. Ricordo quel pomeriggio sotto l'ombra di un albero, coperto dal profumo dei tuoi capelli, a sentire per la prima volta il tuo Amore; hai cancellato con due parole un passato burrascoso che neanche la speranza era destinata a salvare, e mi hai portato con te in un mondo sconosciuto, che neanche un poeta è in grado di descrivere. Ricordo quel venerdì, in fondo a un pozzo come non mi sentivo da tanto tempo, impossibilitato a godere del tuo sorriso radioso e finalmente libero; non mi hai lasciato, mi hai tenuto stretto a te fino alla fine, mi dicevi di sfogarmi, ed io egoisticamente (maledetto orgoglio) non volevo, non potevo mostrarmi così debole ai tuoi occhi. Ricordo quella domenica mattina, aprire gli occhi e trovarti lì accanto a me, anche dopo una notte quasi magica; e ancora tu che mi consolavi. Ricordo quel giovedì, quando ti sei messa a piangere come una bambina sotto una Luna rossa all'orizzonte, un pianto senza un motivo. Quando tutto è finito, il pensiero di poterti amare ancora di più si è avverato; eri così bella, gli occhi ancora un po' lucidi, e qualche residuo di lacrime sulle tue guance, mai ti avevo vista così. Non so di chi sia la colpa per tutta questa mia sensibilità che mi porta ad amplificare all'inverosimile ogni singola emozione, bella o brutta che sia, ma è dei tuoi ricordi che ho bisogno quando mi sento solo. Dopo 5 mesi se ne sono accumulati davvero tanti, la mia speranza è che non s'interrompano mai, e questa è la più grossa consolazione di cui posso disporre.
Sono solo io

- Ale
- Un ragazzo che porta il fardello di un granello di sabbia in quell'immenso deserto che è la Terra. Alla costante ricerca di una goccia di salvezza e Amore.
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domenica 30 agosto 2009
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5 commenti:
Martedì è alle porta Ale... Forza! ;)
*-* mi hai fatto commuovere... parole cristalline, dolci, tenere, cm una goccia di rugiada...
mi associo a Maraptica: tieni duro,martedì è quasi qui!
sei un grande ogni volta che ti leggo è come se provassi le tue emozioni, fai rivivere momenti in un modo unoco
complimenti
Yubal
quanti bei ricordi e soprattutto quanto avete ancora da vivere e condividere insieme...
Sorrisi...
Fly
che tenero...
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