Sono inquieto. E mi spaccio per un poeta, quindi ne ho bisogno anche io.
Il triste Mietitore
Notte di nuvole divoratrici di luna
Ogni raggio di luce svanisce fra i sibili del vento
Le tenebre disegnano uno scenario timoroso
Anche la sua guida si accascia al suolo
E senza ripari, il triste Mietitore è pronto
Miliardi di paure da scegliere
Miliardi di vite impedite alla vita e destinate a bruciare
Di un fuoco rabbioso, dolce, stanco, vivo
Il suo nero mantello penetra nell’orgoglio dei vinti
Un triste distributore di viscere che lascia la sua scia
Raccoglie le lacrime inutili dei poveri e le conserva gelosamente
E falcia senza invidia le anime sulla terra di mortali
Se hai paura presto verrà da te
Piangere è inutile perché la morte non si commuove
Non ridere perché la morte non muore
Chiudi gli occhi e spera in una fine rapida e indolore
6 commenti:
Un poeta sensibile e tenero.
Non inquietarti però, le giornate si sono schiarite.
Un bacio
La trovo tanto triste quanto vera, una poesia, del resto, è uno scorcio di realtà illustrato con le giuste parole. Un abbraccio Ale ;)
Kylie,
ben venga l'inquietudine se il risultato è questo!
Ale,
continua a "spacciarti" per poeta, lo fai benissimo!
brrrrrrrrrr solo parlare di fine rapida e indolore mi fa accapponare la pelle!
Mieti mieti... che qui c'è tanto marciume da tagliare! Beata che sei e che ci rendi umili, che ci abbassi tutti quanti, anche quei potento lassù che si credono dei immoratali..
E' sempre bello leggerti!! ciaù bello :)
http://www.youtube.com/watch?v=8FxYSCmuAkE :D prendi la vita ridendo, è l'unica che abbiamo, non è il caso tormentarsi ;) monty phyton rulez
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