Proprio così, buone vacanze, e non buon Natale come fanno tutti. Quanta ipocrisia che c'è in questa festa, quante cianfrusaglie si regalano e quante seghe mentali per apparire sempre amichevoli e cordiali. Se siete delle teste di rapa come me, lo sarete sempre, non c'è regalo o bigliettino che tenga. Devo ammettere però una cosa: ormai faccio parte anche io di questo consumismo e, anche se non condivido religiosamente questo evento, ci partecipo allo scambio dei regali partecipo, l'economia la faccio girare anche io. Lo faccio perché sembra ormai tradizione, perché sono quei bambinetti alla tv che ci martellano.
E poi c'è quell'omone grosso e grasso vestito di rosso, che poi (e stia fra noi), quell'omone lì, sì sì, proprio lui, che va in giro con renne da mille cavalli l'una e i fendi e le frecce d'emergenza sempre accese (un tamarro di ultima generazione), non esiste! Ti ho sconvolto? Guarda che ce l'ho con te, non guardarti in giro perché ci sei solo tu nella stanza, e ce l'ho con te perché sei andato a mettere il panettone nel camino. Ma ti pare? Con la crisi che c'è vai a spendere soldi in un panettone senza neanche mangiarlo? Guarda che l'omone non esiste, prova a googlare e vedrai che ho ragione. Ora che lo sai fatti furbo, continua a farlo credere a tutti, e ogni anno scrivi quella cavolo di letterina, mettici dentro quello che ti pare, dalla Playstation nuova alle bambole gonfiabili, vedrai che sarai accontentato.
Ho ragione io e basta. Provate a contare quanti falsi sorrisi ci sono nei giorni di Natale, quanto odio represso solo per quel giorno, perché va di moda. Non vi bastano neanche le dita delle mani e dei piedi. Mangi il polpettone che hai nel piatto, e alla tua destra c'è il cugino vicino alla cugina che odia a morte, e alla tua sinistra c'è la zia che odia a morte lo zia. E tu lo sai, perché si sanno queste cose, e sapete la cosa migliore qual'è? Ridere. Già, bisogna riderci su queste cose, perché se iniziate anche solo a fare qualche collegamento filosofico, a trovare una qualche spiegazione razionale, finite male.
Come sempre i miei auguri vanno a chi passa di qui, anche per caso, e si ferma anche solo un istante a leggere qualche mia parola. Passate delle belle vacanze, e non sprecate i soldi in cosine inutili, non siete obbligati a regalare qualcosa alla persona che non vi piace. Natale è uno dei trecentosessantacinque giorni che ci stanno in un anno, e i regali non stanno solo a Natale. Personalmente do molto più valore ad un dono ricevuto in un giorno qualunque, perché io in quel giorno faccio festa, perché sento completamente l'affetto da parte di quella persona. E i regali non sono solo materiali, può anche essere una telefonata di un amico che vuole sapere qualcosa di voi. Provate anche solo ad immaginarvela come situazione. La sorpresa che suscita in voi una cosa del genere, ma non è magnifico? Ogni tanto fare qualche regalo del genere fa bene, a noi più che altro.
E poi c'è quell'omone grosso e grasso vestito di rosso, che poi (e stia fra noi), quell'omone lì, sì sì, proprio lui, che va in giro con renne da mille cavalli l'una e i fendi e le frecce d'emergenza sempre accese (un tamarro di ultima generazione), non esiste! Ti ho sconvolto? Guarda che ce l'ho con te, non guardarti in giro perché ci sei solo tu nella stanza, e ce l'ho con te perché sei andato a mettere il panettone nel camino. Ma ti pare? Con la crisi che c'è vai a spendere soldi in un panettone senza neanche mangiarlo? Guarda che l'omone non esiste, prova a googlare e vedrai che ho ragione. Ora che lo sai fatti furbo, continua a farlo credere a tutti, e ogni anno scrivi quella cavolo di letterina, mettici dentro quello che ti pare, dalla Playstation nuova alle bambole gonfiabili, vedrai che sarai accontentato.
Ho ragione io e basta. Provate a contare quanti falsi sorrisi ci sono nei giorni di Natale, quanto odio represso solo per quel giorno, perché va di moda. Non vi bastano neanche le dita delle mani e dei piedi. Mangi il polpettone che hai nel piatto, e alla tua destra c'è il cugino vicino alla cugina che odia a morte, e alla tua sinistra c'è la zia che odia a morte lo zia. E tu lo sai, perché si sanno queste cose, e sapete la cosa migliore qual'è? Ridere. Già, bisogna riderci su queste cose, perché se iniziate anche solo a fare qualche collegamento filosofico, a trovare una qualche spiegazione razionale, finite male.
Come sempre i miei auguri vanno a chi passa di qui, anche per caso, e si ferma anche solo un istante a leggere qualche mia parola. Passate delle belle vacanze, e non sprecate i soldi in cosine inutili, non siete obbligati a regalare qualcosa alla persona che non vi piace. Natale è uno dei trecentosessantacinque giorni che ci stanno in un anno, e i regali non stanno solo a Natale. Personalmente do molto più valore ad un dono ricevuto in un giorno qualunque, perché io in quel giorno faccio festa, perché sento completamente l'affetto da parte di quella persona. E i regali non sono solo materiali, può anche essere una telefonata di un amico che vuole sapere qualcosa di voi. Provate anche solo ad immaginarvela come situazione. La sorpresa che suscita in voi una cosa del genere, ma non è magnifico? Ogni tanto fare qualche regalo del genere fa bene, a noi più che altro.
7 commenti:
I riti di massa servono a cementare la società, siano essi religiosi o civili, che ci piaccia o no. Io poi ci credo al Natale, ma questo è un altro discorso...
Quanto all'ipocrisia è sempre un male in qualunque giorno dell'anno, è vero che è concentrata quando per la società bisogna essere buoni (e ciò capita particolarmente a Natale), ma se non ci fosse cattiveria non si dovrebbe "fingere" di essere buoni, quindi il male maggiore è la cattiveria non l'ipocrisia.
Infine sono d'accordo con te sul fatto che essere "pensati" è bello in qualunque giorno dell'anno, ma è anche vero che le persone sole si sentono particolarmente sole (se lo sono) a Natale (chiamalo "spirito di massa" ma è così).
Per concludere, ti ringrazio di essere passato dal mio blog e mi scuso se ho affrontato la questione troppo filosoficamente come mi ha spinto a fare il tuo post un po' duro, ma sicuramente stimolante.
Un caro saluto e buone feste,
Michele
Da persona credente il Natale ha per un significato che di certo nn è quello consumistico... ma so ke x molti (credenti e non) è così: regali, piedi pestati che frignano perchè vogliono solo quel regalo, genitori che non arrivano a fine mese ma al figlioletto si da di tutto e di più.. e poi famiglie che veramente non ce la fanno ad andare avanti e natale per loro è forse malinconia e tristezza... e poi ci sono quei natali nelle corsie d'ospedale e anche lì penso che da sorridere ci sia ben poco... l'ipocrisia poi, concordo con Michele, è un male al di là del giorno dell'anno in cui siamo... E di questo però sn contenta: le chiamate, le e-mail, i regalini, spesso li faccio (e li ricevo) non solo a natale e su ciò concordo, è molto molto più bello.
Personalmente m'aspettavo un bel Natale: le premesse c'erano, e nn te le elenco per non fare diventare kilometrico questo post, ero così contenta... ma Lunedì notte la mia gioia s'è spenta, s'è sciolta cm la neve in questi giorni... il mio pelosotto, il mio adorato cane Hiro che mi aveva letteralmente salvata dal periodaccio bruttissimo di questa estate, se n'è andato... non sarà un bel Natale per me... ha lasciato un vuoto enorme....... e a fare finta di essere felice non ci penso neanche... le maschere non mi piacciono...
Auguro invece a te carissimo amico, che questo periodo ti porti tanta serenità e che tu possa sempre essere in armonia con te stesso.
un abbraccio grande grande
Ub grossissimo augurio di Buone Feste e che l'anno nuovo sia foriero di piacevoli sorprese.
enio
Un salto al volo solo per augurarti un felice Natale :)
Per evitare ogni forma di ipocrisia ho ristretto il numero degli amici e il Natale è solo in famiglia, tra pochi intimi.
Un abbraccio e buon feste!
grazie mille alè
buone feste anche a te
ti auguro un felice 2011
Posta un commento