giovedì 28 luglio 2011

Twitter Style

Tutti partono per le vacanze, anche noi. Eh sì, la vita continua. La nostra sarà una strana vacanza, questo lo so già, e qualche brutto momento me lo aspetto (se poi non ci sarà tanto meglio). Dodici giorni di svago, lontani da quelle mura troppo familiari, ne abbiamo bisogno tutti e due, più lei di me. Fra poco si parte, e quindi questo vuole essere solo un avviso. Purtroppo negli ultimi tempi i post sono sempre più diventati in stile Twitter, la cosa non mi piace ma non posso farci niente, spero sia una fase passeggera. Comunque sia, buone vacanze a tutti voi che passate di qui, divertitevi, e fate scorta di serenità per i prossimi mesi.

mercoledì 20 luglio 2011

Stanchezza

Sarà che oggi è stata la giornata di lavoro più pesante da quando ho iniziato. Sarà che mi aspettano ancora due prove importanti prima di concedermi un po' di riposo. Qualcosa c'è che mi rende così malinconico, così triste. Vorrei piangere. C'è chi si vergogna a mostrare le lacrime, io no. Non mi vergogno di me stesso, non mi vergogno delle mie lacrime, perché hanno un senso; non sono mai vane, non sono mai inutili, servono sempre a qualcosa, al contrario di tanti oggetti materiali di cui mi circondo. A volte mi viene voglia di pensare a com'ero qualche anno fa, per chiedermi se sono cresciuto, se sono andato avanti oppure indietro. Mi chiedo se le mie parole siano servite a qualcosa in questo mondo. Vorrei chiudermi in camera, sentire il silenzio invadere la casa, aprire la bottiglia e scolarmela piano piano, sorso dopo sorso. Voglio essere preda dello sconforto e della solitudine, voglio toccare il fondo, piangere e risalire profumato nella stessa notte.

Ma stasera sono troppo stanco per tutto questo, sicuramente appena toccherò il letto cadrò in un sonno profondissimo, e domani mattina neanche ci penserò a queste parole.

venerdì 8 luglio 2011

In salita

La strada è in salita. Ma quando la vedo con quel sorriso sincero ho il cuore che si rasserena. Vorrei che fosse sempre così, sempre così facile voltare pagina. A volte i pensieri corrono anche nella mia testa, e per quanto siano incontrollabili rifletto sulle cose belle che sono ancora intorno a me. Amare quella dolce ragazza mi aiuta tantissimo, ed è l'unica cosa che conta.

martedì 5 luglio 2011

Troppo presto

Troppo presto. Ed è successo tutto così in fretta. Non avevi motivo per andartene via, non avevi motivo per lasciare una moglie dolcissima, dei figli che ti amavano, degli amici che ti volevano solo un gran bene. In tre giorni si vivono un turbinio di emozioni inspiegabili, e ci sono domande che non avranno mai risposta. Quello che fa più male è non avere una spiegazione. In questi giorni ho ricevuto tanti complimenti, forse sprecati, perché sono solamente stato di contorno in quell'immensa desolazione che si è venuta a creare. Sì, c'è stato spazio anche per i complimenti, per le risate, nonostante tutto. Ormai è il punto in cui le parole fanno meno effetto rispetto a prima, contano più i fatti, quello che conta è iniziare una nuova vita. Ricominciare da zero. Ti conoscevo da appena due anni, cazzo, due anni sono niente rispetto ai tuoi 53 anni di vita. E vorrei averti conosciuto da sempre, perché eri un marito, un padre, un figlio sempre presente. Hai seminato tanto lungo la tua strada, e adesso hai lasciato ad altri il compito di raccogliere i tuoi frutti. In questi tre giorni praticamente non abbiamo vissuto, il tempo era fermo, come te in quella bara; minuti lunghi come ore, e le ore non passavano, e senza la consapevolezza che niente sarebbe tornato come prima. E sento anche io il bisogno di sfogarmi, tre giorni di rabbia, tristezza, desolazione, frustrazione, stanchezza, tutto dentro. Peccato che lo stimolo ce l'abbia sempre nei momenti meno opportuni, come ieri pomeriggio; ma voglio comunque ringraziarti Sara, perché proprio nell'istante in cui avevo gli occhi gonfi di lacrime che nascondevo con una mano, quando mi sentivo così impotente e così lontano, tu sei venuta di fianco a me, una mano sulla schiena e un sorriso e mi hai portato più vicino agli altri. Ma anche io devo essere forte come Marta. Perché senza di lei andrebbe tutto in malora, perché è lei che tiene insieme i pezzi, è lei che sta facendo l'impossibile, ingoiando tutto e sempre a disposizione. L'unica persona che si sta facendo in quattro parti per consolare una madre distrutta. Dobbiamo prendere esempio da lei, anche io.