martedì 4 ottobre 2011

Sensazioni

Non mi sentivo così dalla quarta/quinta liceo, credo. Triste, malinconico, svogliato (esteticamente una parola stupenda), silenzioso, passato. Avete presente quando ascoltate dei pezzi che vi portano subito una strana sensazione di fastidio e tristezza? Per me quei pezzi sono Nocturne with no Moon di Ennio Morricone, e gli ultimi 5 minuti di Storm dei Godspeed You! Black Emperor (di questi ne avevo già parlato proprio qui sul blog). Pezzi lenti, suonati con il piano, intervallati da una voce fuori campo o da una fisarmonica così dolce; è nella loro lentezza che nasce un'angoscia, nascosta in quello spartito si annida un po' di malinconia. E' qualche giorno che ascolto parecchio queste note, perché sembrano fatte apposta per me, per il momento che sto vivendo. L'effetto del post della settimana scorsa non è ancora svanito, anzi, direi che è quasi all'apice, almeno spero. Ma come sempre dipende tutto da me. Potrei far durare questo momento per tanto tempo, oppure potrei girare la testa da un'altra parte e fregarmene.

Perché sto così? Perché non mi piace la piega presa dalla mia vita. Perché sento di aver superato il punto di non ritorno, e quindi mi sento legato a vivere così. Perché ho perso la fiducia in me stesso, e trovo quasi impossibile ritrovarla da qualche parte nei meandri del mio corpo. Magari nessuno capirà le mie parole. Magari sarà il solito periodo buio, che poi passa e così si può riprendere con la solita routine. Già, magari fosse così.

Oltretutto, la cosa che più mi fa male, è che questo mio stato d'animo si riflette, sicuramente in maniera più distorta e confusa, sulla mia compagna, che certamente non merita tutto questo. A lei, e solo a lei, chiedo scusa. Gli altri, incluso me, possono tutti andarsene al diavolo.

2 commenti:

Kylie ha detto...

Devi dare delle risposte solo alle persone più vicine a te. In ogni caso cerca di non alimentare la tua malinconia, anzi, reagisci.

Bacio

Anonimo ha detto...

anch'io a volte mi sento così, faccio di tutto per spostare l'attenzione altrove, ma non è facile.