martedì 28 febbraio 2012

Perché?

Io me lo chiedo. Perché ogni volta che si risolve una situazione, se ne presenta subito un'altra a buttarmi giù? Perché diamine tutto non può andare bene per una volta. Una volta nella vita cazzo, una sola volta, non mi sembra di chiedere tanto. Perché ci devono essere sempre ansie, preoccupazioni, litigi, discussioni, parole forti? Sempre così. Durante un momento positivo sono quasi lì che aspetto il cambiamento, perché avviene sempre. Fosse una situazione creata dai miei pensieri e dalle mie manie lo capirei, ma non è neanche quello. Non posso prendermela neanche con me stesso, non posso neanche maledirmi più di tanto quando le colpe maggiori ce l'hanno il mondo e il suo marciume. Chiuso in una stanza, senza di vie di fuga, davanti a un monitor e costretto a uno sfogo che non finirà domani, o fra qualche giorno; non so perché ma c'è qualcosa di troppo grosso in ballo, che da solo non riesco ad affrontare. Il caso e le coincidenze poi fanno il resto. Perché succede tutto ciò? La fortuna? Esiste la fortuna, ma qui è qualcosa di più imponente. Dio forse, peccato che non ci credo più da una vita. E allora quali sono le risposte? Dove posso andarle a cercare. La cosa buffa è che tutte queste domande non hanno una risposta, e già lo so prima di formularle. Gli sfoghi sono fatti così, ci si incazza, si manda a quel paese qualcuno, si litiga, si soffre, si urla, e poi (quasi sempre secondo la mia esperienza) tutto a posto. Ma oggi sono abbastanza presuntuoso che il tutto non si limiterà a qualche parolina forte su una pagina a sfondo bianco. Perché quando si sorpassa il limite anche le parole scioperano e piano piano finiscono. Lasciandoti così, a bocca asciutta, a farti consumare in silenzio da un fuoco maledetto, alimentato da una bufera incessante.

domenica 26 febbraio 2012

Letters from Alba to Toronto - #2

Amore mio! Mamma mia che due giorni terribili. Non hai idea di quanto mi sia sentito meglio dopo che ci siamo visti su Skype venerdì sera (notte da me, pomeriggio da te xD), un sorriso al cuore davvero. Sabato purtroppo è stata una giornata abbastanza vuota, e quindi anche malinconica. Alla sera partita, e nonostante mi sia divertito con la mia bella compagnia torinese sentivo lo stesso la tua mancanza, più che altro soffrivo le sei ore di differenza che ci separano (oltre le migliaia di chilometri): sta cosa è troppo strana da digerire, non so perché ma sto facendo una fatica immensa. Arrivato a casa ero veramente a pezzi, una stanchezza fisica e morale che mi ha veramente buttato giù, e mi dispiace che tu sia stata testimone del mio stato d'animo: come ti ho già scritto mi odio farmi vedere così da te, perché ti faccio solo del male. Avrei dovuto sfogarmi, ma ho avuto paura di stare peggio.

Stamattina ero già abbastanza preoccupato, ma Roberto mi ha subito detto quella cosa, così ho avuto buona parte della mattinata per pensarci e accumulare il rammarico di un'occasione persa. Mi sono buttato subito giù, alle 14 e 30 non ce la facevo più a stare lì, mi veniva da piangere, non vedevo l'ora di tornare a casa e non trovare nessuno, mettere un po' di musica e sfogarmi. Volevo solo quello. In tutta quella tranquillità c'era il vento che mi urlava qualcosa, e io non riuscivo a capire; lo sentivo ululare come un forsennato nel bosco, finché si è stancato di aspettare una risposta, ed è andato via. Ho tenuto duro fino all'arrivo a casa. Stavo veramente a pezzi, e ancora una volta stavo così quando dovevamo vederci. E ancora una volta ho rovinato il nostro momento. Dovevo sfogarmi, ma non potevo farlo davanti a te, paura. Nonostante tutto, nonostante la mia tristezza e le mie lacrime, tu mi sei stata vicino cercando di consolarmi, di farmi capire che del buono c'era. Sei sempre così gentile e paziente con me, anche quando forse non lo merito. Ora non ho ancora ben chiara la situazione, ma la nebbia che c'era prima si è attenuata, come anche la pioggia ha smesso di scendere. Non è passato del tutto, ma posso dire che non mi sentivo così bene da qualche giorno, e lo devo solo a te: l'unica persona al mondo che è in grado di prendersi cura di me nei momenti di sbandamento.

Ho due cose da chiederti. La prima: voglio un braccialetto da tenere al polso, non deve essere per forza quello là, ma ne voglio uno da portare sempre, e siccome sei conscia di quanto siano difficili i miei gusti ti chiedo anche di impegnarti al massimo nella ricerca. xD La seconda cosa è ben più importante, e mi darebbe ancora più sollievo: mi prometti che un giorno ci andremo insieme, solo noi due, lì dove sei adesso? Chiudo ringraziandoti ancora una volta, perché riesci a essermi vicina anche con tutta questa lontananza, e io ti amo per questo. Ti amo per ogni sguardo, per ogni parola detta, ti amo e voglio amarti di più, ti amo e voglio amarti meglio, ti amo e ti amerò per sempre. :)

Tuo Ale

venerdì 24 febbraio 2012

Letters from Alba to Toronto - #1

Ciao amore. Anche se in questo momento starai probabilmente sorvolando l'Atlantico, per comodità ho preferito mettere Toronto. :) Sei partita da poche ore e già mi manchi. Spero di non far diventare quest'idea un festival della depressione. Mai come oggi ho sentito la tua mancanza. Mi ricordo le sensazioni di quel lontano martedì in cui tu partisti per Barcellona: al mattino ero di un'euforia maestosa (stavamo insieme da pochissimi giorni) e al pomeriggio ero affetto da una tristezza infinita. Da qualche giorno mi ripeti che sedici giorni passano in fretta, ma io ora ti rispondo che a fatica sono passati quei cinque giorni, e io a Barcellona c'ero già stato. Questi sedici giorni per me non passeranno in fretta, assolutamente no. Appena entrato in macchina dopo averti salutato sono scoppiato, non ce la facevo più. Poi il resto del viaggio è andato abbastanza bene. Sono tornato da poco dal pranzetto con Liuk, un po' mi ha tirato su, ma non vedevo l'ora di tornare a casa per starmene un po' da solo. Tu mi hai detto che non dovevo stare troppo male per questa situazione, ma per i primi giorni concedimelo per favore, perché non riesco a fare diversamente; lo so che non vuoi, ma non lo faccio per farti stare male, spero con tutto me stesso che tu possa capire. Prima stavo pensando a quello che succederà domenica: potrà essere uno dei giorni più importanti per me, oppure uno dei peggiori. In ogni caso vorrei averti accanto a me. Visto l'animo di questi giorni non posso essere ottimista per domenica, quindi sono quasi sicuro che sarà un fiasco catastrofico. xD

Per continuare questo felice post ti dico che mi sento una merda per non aver tenuto il tuo braccialetto: non sto scherzando, sto davvero male e mi sento veramente uno schifo per averti dato questo dispiacere. Darei qualsiasi cosa, qualsiasi, per averlo ancora legato al polso, per averti con me in ogni momento, pensarci adesso mi fa piangere. Potevo sopportarlo, dovevo capire quanto fosse importante per me e per te, ma non l'ho fatto; mi dispiace di averti ferito, le mie lacrime possono confermartelo. Infine voglio chiederti scusa per il mio atteggiamento di ieri e di oggi: la verità è che non riesco a mentirti. Non riesco a nascondere la mia tristezza quando ci sei tu, non riesco a nascondere la fatica che farò per sopportare l'enorme peso che porta la tua assenza. Non riesco a sorridere quando sono inconsolabile, e quando sono consapevole che la prossima volta che ti rivedrò sarò più vecchio di sedici giorni; con il resto del mondo riesco a fingere, a sorridere e a dire che va bene e che sedici giorni passano in fretta, con te no. Ti chiedo scusa per il mio nervosismo e la mia freddezza, non volevo assolutamente farti sentire in colpa. Quando sono accanto a te non riesco a nascondere le mie emozioni, a volte è un bene e a volte un male, ti prego di non farmene una colpa, ma cerca di vederla come una strana forma dell'infinito amore che provo per te.

Probabilmente la faccio sempre troppo lunga, mi deprimo troppo e come al solito vado sul pesante. Sarà che sono un pessimista cosmico, sarà che mi sento un romantico, sarà che sono come sono, ma nessuno ama la propria metà come io amo te. :) Come ti ho scritto prima spero che con il passare dei giorni la qualità sia migliore, anche perché l'idea del titolo la trovo geniale xD. Così facendo mi sento più vicino a te. Spero di ricevere presto tue notizie.

P.S.: hai presente la maglia del concerto che ho preso martedì? Ha una macchia bianca davanti verso il fondo. E' proprio la stoffa che è bianca, come se fosse andato via il colore. Sono ancora più triste per questa cosa. :(

P.P.S.: ho cercato di contrastare l'incredibile vena depressiva che mi anima in questo momento con qualche faccina carina. xD

Ti amo :)

Tuo Ale