lunedì 3 agosto 2009

Debolezza

Che cos'è una serata senza di te? Che cos'è il ricordo di un bacio sulle mie labbra? Che cosa sono queste lacrime che scivolano su di me senza fare rumore? La serata è andata via veloce, trascinando nella mia ombra un po' di tristezza. Una serata piacevole, condita con una brutta negatività, tanto quella non finisce mai.

Il cursore lampeggia ininterrotamente. Ipnosi. Ma che vorrà dirmi? Mi sembra tanto di vedere il vuoto che ho in questo momento. Smettila di lampeggiare, è una monotonia in grado di durare per anni, ed io non ho tutto sto tempo. La stanchezza avanza, e le parole sono già nel letto a sognare un bagno d'acqua fredda; non me la sento di svegliarle, e così rimango qui. Solo. Con me, me stesso, senza le parole, senza di te, e con questo fottuto cursore. Ho bisogno di te. Son quasi affogato nelle mie lacrime, e questo mi ha creato una fobia, deve essere qualcun altro da accudirmi. Chiamala debolezza, eccessiva sensibilità, come vuoi te, ma è quello di cui ho bisogno, non ridere di queste parole. Ho bisogno di te.

Che succede? Qualcosa fa da diga per le mie lacrime: è la tua mancanza. Qualche mese fa, la cosa che mi piaceva di più fare in queste serate, era distendermi a letto in solitudine, accendere l'iPod e selezionare le canzoni che potevano aumentare a dismisura il mio disagio. Non potevo farne a meno. Ora non voglio fare così. Non voglio far toccare terra a quelle bastarde, meritano di morire in un cuore pieno di vita. Desidero la tua spalla, il tuo profumo e la tua voce per asciugarmi gli occhi, queste sono le canzoni di cui ho bisogno. Ora. Adesso. Chissà come dormi bene, con la testa leggermente piegata a destra con una mano sotto al cuscino; passerei tutta la notte ad osservarti, fino al tuo risveglio al mattino. Più bella di un'alba.

Tante cose voglio, ma non ne esiste una che sia disponibile in questo momento. Tante cose non voglio, ma sono tutte disponibili in ogni momento; basta pensarci un attimo e arrivano tutte insieme. La stanchezza aumenta e inebria l'aria densa di sonno. Il cursore non si è ancora stancato, l'amico Jack è sparito, l'iPod è acceso su una lunga lista di brani tempestosi. Questione di secondi, il cuscino è umido.

5 commenti:

calendula ha detto...

quello che oggi sembra renderti debole ti sta in realtà fortificando, il tempo guarisce le ferite d'amore, rimarranno i bei ricordi, ma ti prometto che non ti faranno più male, saranno solo ricordi, l'autoanalisi delle tue sensazioni serve sempre, ti aiuta ma lascia che ti dia un consiglio, non rimanere da solo in questi momenti, non ti dico di uscire di stare in mezzo a folle oceaniche di sconosciuti sorridenti, ma stai con un amico fidato di quelli che non ti giudicano se piangi, che non hanno paura di abbracciarti, e ti prego lascia perdere l'alcool.... il piacere che da è chimico non ce nulla di naturale e serve solo a rimandare i pensieri che tanto prima o poi arriveranno lo stesso. Un abbraccio forte.

@enio ha detto...

io una cosa sola voglio: fare sei al superenalotto, quello da 116 milioni!Sognare non costa niente e per un attimo ti riscalda e accarezza il cuore.

Anonimo ha detto...

passo per un rapido saluto...ho riottivato il blog sulla droga, ti aspetto ale...

Sarah ha detto...

:( Sono stata via solo una settimana. Cos'è cambiato Ale?

Yubal ha detto...

ti sono vicino posso dirti solo questo..pultroppo possiamo crescere quanto vogliamo,ma le delusioni d'amore rimangono ad ogni età...

lo dico davvero col cuore in mano..ti sono vicino.

Yubal