domenica 8 luglio 2012

Basta...

Basta una frase fatta per etichettare una persona come banale. Come basta concedersi i 130 km/h su un rettilineo sgombro di 4 km in tangenziale per essere etichettati come pazzi al volante. E' vero, adoro la velocità. I limiti di velocità li supero facilmente (tranne in autostrada), e spesso spingo più del dovuto. Ma lo faccio sempre da solo. Quando sono da solo in macchina, quando posso permettermi di superare un dosso senza rallentare più di tanto, quando gli scossoni li sento solo io.

Il mio primo anno da neopatentato l'ho passato spesso a manetta, anche con la macchina carica di gente, perché pensavo facesse figo fare lo spericolato in macchina. Poi mi sono accorto che ero solamente un coglione e non potevo permettermi di avere sulla coscienza vite altrui. Mi sono accorto che chi era con me viaggiava nella più totale scomodità, e questo è un peccato averci pensato dopo. Così ho cambiato. Dopo quell'anno solo una volta sono andato a palla di proposito con la macchina carica, evidentemente non mi era piaciuto il comportamento di certi individui presenti sui miei sedili. Anche quel singolo episodio è bastato, ma tornassi indietro lo rifarei.

Ormai l'etichetta è fissa, e anche quando porto qualcuno che aveva già provato il mio modo di guidare (sia chiaro, può essere bastato anche solo un episodio particolare) a nulla serve andare tranquilli, perché ad ogni buca su un asfalto di merda è colpa mia, perché io sono un pazzo al volante. Ad ogni sorpasso c'è qualcosa da ridire, è così punto e basta. Anche se chi critica guida molto peggio di me. Non ho scusanti, e soprattutto non ho nessuna difesa, neanche da chi mi sta più vicino. Sono completamente solo, perché io sono un pazzo al volante.

Quindi rivolgo un invito a voi che criticate ogni singola cosa, senza guardare cosa combinate voi al volante, e soprattutto senza guardare cosa combino io al volante: salite sulla mia macchina e allacciatevi la cintura. Non vi servirà trattenere il fiato, perché ve lo toglierò. Voglio farvi vedere la differenza netta che c'è tra i miei due modi di guidare, e state pure certi che la vostra opinione cambierà. Più che un invito è una minaccia, ma sono pronto a metterla in pratica non appena mi si muoverà l'ennesima critica ingiusta. Perché adesso mi sono rotto i coglioni, e se non serve mettervi a vostro agio, allora metterò in gioco le mie manie, dopodiché penso che di me non ne sentirete mai più parlare.

Sia chiara una cosa. Mi piace guidare. Mi piace guidare forte. E quando capita lo faccio in condizioni che me lo consentono e, soprattutto, quando sono solo (o con amici fidati che si divertono insieme a me, senza star lì a giudicare scossoni e sballottamenti vari). Non sfreccio come un dannato su strade che non ho mai fatto, non sorpasso in curva, non invado mai la corsia opposta senza intenzione di sorpassare (l'ho fatto solo una volta in bici rischiando davvero la vita), non supero sulla destra (tranne quegli incapaci che non riescono a capire cosa voglia dire la proposizione "Percorrere la corsia più libera a destra" e si ostinano a intralciare il traffico), non passo col semaforo rosso, non faccio lo spaccone, non guido ubriaco.

Non sono un santo, certe cazzate le ho fatte anche io (come tutti del resto) pentendomene subito dopo, e promettendomi di non rifarle più (e non le rifarò mai più). Mi piace guidare forte, ma questo non vuol dire che vado sempre forte. So guidare con calma se sono troppo stanco, o semplicemente se non sento il bisogno di tutta quella velocità. In fin dei conti, non sono molto diverso dagli altri.

2 commenti:

fra ha detto...

che belle serate in macchina con te.. con la musica giusta poi...non ce n'è per nessuno..

ci vorrebbe una di QUELLE serate ogni tanto..
un abbraccio :)

Kylie ha detto...

Io sono una paurosa, la velocità mi innervosisce.

Baci