giovedì 9 gennaio 2014

Incertezza e paura

Per la prima volta nella mia vita ho brindato con riluttanza l'arrivo del nuovo anno. Ho chiuso il 2013 nell'incertezza più totale, e ho iniziato il 2014 chiuso nella mia paura; quella paura e incertezza che a 23 anni ti prende il cuore e non te lo lascia più, e viene difficile vivere così. La cosa più brutta è che bisogna subire senza possibilità di riscatto, perché non dipende da me, perché da solo non ce la faccio a superare questa situazione. E intanto l'orologio continua a correre, corre corre e non ti lascia neanche il tempo di godere. Io non sono in grado di prendermi in spalla vent'anni di guerre e piegarmi ancora per mettere le mattonelle per la mia casa, anche perché ora come ora non saprei dove trovarli dei mattoni decenti per costruire un riparo al sicuro da tutto. Se prima c'erano degli svaghi personali, ora persino l'interesse sta svanendo. Se prima c'era una curiosità, una fretta di vivere e scoprire, ora non ho più voglio di correre, semplicemente perché non vedo il traguardo e, cosa più importante, non ho un buon fondo su cui correre. E' un brancolare nel buio, e bisogna fare attenzione, perché anche facendo un passo non sei sicuro di andare avanti, e in men che non si dica ti ritrovi dieci passi più indietro e dover fare la fatica di una vita per ripartire nella giusta direzione. Più si va avanti e più si scoprono cose che non voglio. Scopri che in un attimo una famiglia intera può essere cancellata, scopri la delicata linea di demarcazione fra intelletto e follia. E' come fare slacklining ed essere arrivato nel bel mezzo di due canyon con una paura fottuta dell'altezza. Quindi? Che fare? Si sopravvive, si sta zitti e si lavora duro per non mollare, senza sapere se questo faticare ti porterà qualcosa di buono. Non è questione di essere forti o deboli, è così e basta.

1 commenti:

Kylie ha detto...

Mi dispiace davvero che così giovane ti colpiscano pensieri così cupi. Nella vita mai mollare.
Un abbraccio