Questa è una poesia che ho scritto nel lontano Gennaio 2006. Ricordo ancora il momento e le emozioni: era il 2 Gennaio, e faceva veramente freddo; preso dallo sconforto di quella sera, aprii la finestra per cercare il massimo contatto con l'esterno, presi un pezzo di carta e una matita. Dal tremolio della mano sono nate le mie prime due poesie: una è questa, mentre l'altra è andata perduta (il che è un vero peccato, perché la ritenevo molto bella). Era la prima volta che cercavo di esprimere ciò che avevo dentro con le parole; il tema è un sogno che ho rincorso per tutto quel terribile anno, senza mai riuscire a realizzarlo. E' per la ragazza più importante che abbia conosciuto e l'unica che abbia veramente amato. La sua immagine si è fatta sentire anche quando non avrei voluto, ma sono sempre andato avanti, anche grazie a un pezzo di carta e una matita.
Eccoti
Ecco la notte buia
Le onde si increspano
e penso a te
Ecco la luna piena
sull'immensa distesa d'acqua
si riflette
Ecco le lucciole
che si corteggiano
e danzano nell'oscurità
Ecco il tuo profumo
come ninfa vitale
degli Dei perduti
Ecco il tuo corpo
come una sirena
più bella che mai
Dov'eri quando ti ho cercata?
Non mi lasciare
Io non ti lascerò
Le onde si increspano
e penso a te
Ecco la luna piena
sull'immensa distesa d'acqua
si riflette
Ecco le lucciole
che si corteggiano
e danzano nell'oscurità
Ecco il tuo profumo
come ninfa vitale
degli Dei perduti
Ecco il tuo corpo
come una sirena
più bella che mai
Dov'eri quando ti ho cercata?
Non mi lasciare
Io non ti lascerò
4 commenti:
bellissima poesia ale :)
complimenti, per me sarebbe difficilissimo scrivere una poesia.
tramutare in parole ciò che si prova secondo me è una delle cose più difficili, anche se ritengo che nessun vocabolo sia perfetto per esprimere una sensazione
anche io come fabio non sarei capace
notte
Posta un commento